Rassegna Stampa

Il Resto del Carlino 1978

Medicina e Scultura. “Il tarlo della scultura ha fatto un buon lavoro all’interno del Dott. Cesare Garagnani. Egli dedica ogni momento libero al Bronzo, alla Terracotta e alla Ceramica. Una delle opere più significative è un volto di cristo ispirato alla Sacra Sindone attualmente esposto nella chiesa di Santa Maria delle Grazie di Bologna. Sono certo che la scultura occuperà sempre un posto di primo piano nella sua vita.”

(FB)

Galleria San Vitale Bologna 1983

“Quali che siano le aspirazioni di questo artista, quando si trova alle prese con la materia, si guarda bene dall’assecondarla, ma la contorce, la distorce, la ferisce e la tormenta, per testimoniare una conquista di dichiarato espressionismo. Così Garagnani crea e inventa forme, ambienti e personaggi (“la Divina Commedia” e “la Grande Rete”). Nella Grande Rete riscontriamo una coralità che non tocca soltanto la vita degli abitatori del mare, ma si fa metafora delle origini e forse della fine della vita. Non si può e non si deve comunque leggere una simbologia della costrizione o della liberazione ma la coesistenza espressa in forme estetiche di questi due momenti. Ritengo che le cose più interessanti siano quelle in cui forme sofisticate si piegano all’urto di misteriosi accidenti. Non mi pare azzardato affermare che armonia ed equilibrio si creano attraverso le trasgressioni concesse all’arte, frutto del più alto degli umani sacrifizi.”

(Franco Solmi)

Scena Illustrata 1997

“Nelle Opere di Garagnani la forza metapsichica scaturisce dalla rapidità della costruzione e da una purezza sempre carica di sentimento. E’ una scultura capace di trasmetterci particolari stati d’animo che vengono da noi percepiti istantaneamente. Esiste un automatismo inconscio che ha origine dal profondo e che è guidato da forze intelligenti e incontrollabili; e il lato veramente metapsichico della sua mente che si concretizza riportando alla luce una scrosciante cascata di emozioni.”

(Vincenzo Bendinelli)